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La battaglia di Cornuda

Quella di Cornuda , una piccola cittadina in provincia di Treviso, fu la prima battaglia combattuta in Veneto dai soldati del corpo di spedizione pontificio che, partito da Roma e dalle altre città dello Stato della Chiesa, intervenne a sostegno del movimento insurrezionale e dell’esercito piemontese che, nel marzo 1848, avevano costretto gli Austriaci ad abbandonare il Lombardo-Veneto.

È un episodio pressoché dimenticato della Prima guerra d’indipendenza italiana, ma non fu affatto un episodio secondario. Se infatti l’esito della battaglia fosse stato diverso, le sorti della guerra sarebbero cambiate. L’armata austriaca del generale Nugent, proveniente dall’Isonzo e bloccata lungo il Piave, non avrebbe potuto raggiungere in tempo l’armata del feldmaresciallo Radetzky, asserragliata nelle fortezze del Quadrilatero e in grave difficoltà di fronte all’incalzare dell’esercito piemontese.

Ma la storia non si fa con i “se” e la sconfitta di Cornuda segnò il punto di svolta tra la prima fase della guerra e l’inizio della riscossa che porterà in breve tempo gli Austriaci a riconquistare l’intero Lombardo-Veneto sconfiggendo i Piemontesi.

Quando capitani e re abbandonano il campo di battaglia, allora inizia la trasfigurazione in chiave eroica degli eventi; una trasfigurazione che finisce col cancellare ciò che sul campo è realmente accaduto, nel bene e nel male. Al contrario, in questo volume le vicende storiche e i loro protagonisti, che si tratti di severi governanti, impettiti generali, umili soldati o gente del popolo, emergono nella loro dimensione reale, fatta anche di molte approssimazioni, debolezze umane e, talvolta, di orrende efferatezze.


Ugo Spezia
LA BATTAGLIA DI CORNUDA
La vicenda storica nel contesto della Prima guerra d'indipendenza
304 pagine complessive più copertina
208 pagine di testo
96 pagine di illustrazioni a colori fuori testo